La richiesta di una “grande e definitiva pace fiscale” per liberare “milioni di italiani ostaggio da troppi anni dell’Agenzia delle Entrate” avanzata dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini ha scatenato la reazione non solo di parte dell’opposizione, secondo cui nella maggioranza si punta a nuovi condoni, favorendo gli evasori fiscali, ma anche del Direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, che ha precisato che “combattere l’evasione fiscale non vuol dire perseguitare i contribuenti, ma è un atto di giustizia”. Nicola Rossi, Professore di Economia politica all’Università di Roma Tor Vergata e membro del cda dell’Istituto Bruno Leoni, ritiene che questa polemica «nasca da un’espressione che ha una sua validità, ma che così com’è stata manifestata crea un evidente problema all’Agenzia delle Entrate».
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