Bene il Pil, ora serve la riforma fiscale

Il rimbalzo stimato dall'Istat è positivo ma non ci deve indurre a conclusioni affrettate. Intervista a Nicola Rossi

1 Maggio 2023

Formiche.net

Argomenti / Politiche pubbliche

Oltre ogni più rosea aspettativa. Il Pil italiano supera, secondo le stime di Eurostat, quello di Francia e Germania attestandosi al secondo posto nell’Eurozona in termini di percentuale di crescita. Non solo. Anche da Istat arrivano segnali incoraggianti: +0,5% rispetto al trimestre precedente e +1,8% rispetto ai primi tre mesi dello scorso anno. Senz’altro una prospettiva che corrobora la linea assunta dal governo guidato da Giorgia Meloni e smentisce su tutta la linea le previsioni catastrofiche ventilate da alcuni detrattori. Ora, bisognerà fare in modo di rendere questa crescita strutturale, cercando di prevedere le dinamiche del mercato. Per capire quali saranno le direttici da seguire, Formiche.Net ha parlato con Nicola Rossi, economista e grande esperto di fisco e dintorni, già al vertice dell’Istituto Bruno Leoni.

Professor Rossi, il Pil italiano supera le stime e si attesta sopra quello di Francia e Germania, al secondo posto in Europa dopo il Portogallo. Come va letto questo dato?
I risultati trimestrali vanno sempre presi con prudenza. Soddisfazione, quindi, per il fatto che una parte importante del risultato previsto per il 2023 sembrerebbe acquisito. Ma per le classifiche aspetterei.

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