All’interno della cultura italiana del Novecento, Bruno Leoni (1913-1967) è stato l’interprete più rigoroso della tradizione del liberalismo classico e anche a livello internazionale il suo contributo al modo di intendere il diritto ha aperto strade nuove e inaugurato una linea di pensiero assai originale. Nonostante ciò, la sua riflessione è stata a lungo dimenticata ed è significativo che il suo capolavoro, Freedom and the Law (scritto in inglese e apparso nel 1961), sia stato tradotto e pubblicato in italiano solo nel 1995.
A lungo preside della facoltà di Scienze politiche dell’Università di Pavia, Bruno Leoni è stato pure uno dei pionieri della politologia italiana e uno tra i primi a comprendere l’importanza della Scuola austriaca dell’economia: da Menger a Mises, da Hayek a Rothbard. Per quasi vent’anni ha diretto la rivista Il Politico, a cui ha conferito una dimensione internazionale, ed è stato segretario e poi presidente della Mont Pelerin Society.
Freedom and the Law è la rielaborazione di un seminario tenuto da Leoni nel 1958 a Claremont, in California, presso l’Institute on Freedom and Competitive Enterprise, e al quale presero parte anche Friedrich A. von Hayek e Milton Friedman, le cui relazioni divennero anch’esse importanti libri che segnarono la rinascita del liberalismo all’inizio degli anni Sessanta: La società libera e Capitalismo e libertà.
Per approfondire le idee e le opere di Bruno Leoni, situandole all’interno di un periodo segnato dall’attività di altri pensatori con cui fu in contatto, come gli stessi Hayek e Friedman, l’Istituto Bruno Leoni organizza un ciclo di otto incontri online con importanti studiosi di Leoni e del pensiero liberale.
Il calendario del corso e le modalità di iscrizione sono disponibili al seguente link:
https://www.brunoleoni.it/bruno-leoni-e-la-rinascita-del-liberalismo