18 Gennaio 2019
Il Giornale
Carlo Lottieri
Direttore del dipartimento di Teoria politica
Argomenti / Teoria e scienze sociali
Sono arrivate in porto le due misure più simboliche del governo gialloverde: il reddito di cittadinanza caro ai Cinquestelle e la riforma della legge Fornero, che Matteo Salvini da anni considera necessaria. Ora che si vanno delineando le cifre e i tempi delle misure di legge, quello che però ogni osservatore constata è che quasi nulla di quanto era stato promesso sarà tradotto in realtà.
In tema di aiuto alle famiglie più deboli, alla fine il governo gialloverde non farà poi molto di più di quanto già realizzò Matteo Renzi con i suoi 80 euro. La cifra di 780 euro che doveva fissare il tetto massimo del sussidio mensile è già stata abbassata. Per ampliare la base dei percettori si è pensato di modulare l’intervento, con il risultato che forse alcuni milioni di persone riceveranno l’aiuto di Stato, ma si tratterà di una somma modesta. Come spesso succede, anche in questo caso l’assistenzialismo si limita a istituzionalizzare la miseria.
Pure sul fronte pensionistico i risultati non sono all’altezza dei proclami. È vero che taluni lavoratori potranno lasciare l’impiego, ma subiranno una penalizzazione. Mentre in campagna elettorale si era voluto far credere agli italiani che i conti dell’Inps fossero assai floridi e che si potessero garantire vitalizi ai lavoratori anziani senza penalizzare quelli giovani, adesso i nodi sono venuti al pettine.
Non è stata abolita la povertà, come aveva annunciato Luigi Di Maio, e neppure si è trovato il modo di moltiplicare i fondi a disposizione dell’Inps senza svuotare ancor più le tasche di imprese e lavoratori.
L’elemento cruciale è che i soldi non ci sono e che ce ne saranno sempre meno se continuerà l’atteggiamento tanto avverso all’impresa e alla libertà economica che contraddistingue l’esecutivo attuale: che si tratti di tasse, lavoro domenicale, impieghi part-time o altro. La fatturazione elettronica che sta togliendo il sonno a milioni di micro-imprenditori è solo l’ultima follia dell’attuale governo.
Ci sono Paesi più generosi con le famiglie in difficoltà? Senza dubbio. Esistono nazioni in cui si può ottenere un vitalizio anche prima dei 65 anni? Sì, esistono. Il problema è che queste misure potrebbero essere sostenibili se le due forze di governo s’impegnassero a ridurre la spesa pubblica, sfoltire la legislazione, responsabilizzare e mettere in concorrenza i centri di spesa (a partire da comuni e regioni).
L’assistenzialismo elettoralistico dei gialloverdi, già in pista per il rinnovo del Parlamento europeo, è spiegabile. Fin dai tempi di Machiavelli sappiamo che la politica è un’attività nutrita di cinismo, la quale è spesso praticata da uomini particolarmente abili nell’ammaliare le folle e distribuire favori. Alla fine, però, la realtà presenta il conto. E se questo governo non ridurrà il peso dello Stato su quella parte della società che ancora crea ricchezza, non basteranno alcuni selfie e un po’ di tweet a evitare la sconfitta di quanti sono riusciti tanto rapidamente a conquistare il Palazzo. Carlo Lottieri
Da Il Giornale, 18 gennaio 2019