Per risalire la china è necessario che famiglie e imprese vengano pienamente coinvolte e responsabilizzate. Non basta varare norme o stanziare risorse. E’ il momento che il governo riscopra il ruolo della retorica politica e ne faccia buon uso
Oltre la Nadef c’è di più. Il Consiglio dell’Unione europea ha approvato le modifiche apportate dall’Italia agli obbiettivi previsti per la quarta rata del Pnrr. Modifiche proposte circa due mesi fa derivanti dalla constatazione che, nella sua precedente versione, il Piano era “parzialmente non realizzabile a causa di circostanze oggettive”. Circostanze che a questo punto devono intendersi accertate. Si è aperta, di conseguenza, la possibilità per l’Italia di presentare la richiesta di pagamento della quarta rata per complessivi 16,5 miliardi di euro, che andrebbero a sommarsi ai 18,5 miliardi di euro della terza rata. Si è chiuso così un anno segnato da interventi tutt’altro che marginali relativi tanto alla governance del Piano quanto ai suoi contenuti.
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