Le disuguaglianze economiche sono un tema più volte affrontato e discusso, che ha assunto connotati per certi versi popolari dopo l’ascesa di Thomas Piketty a star mediatica. Questo tipo di disuguaglianza è definito come la concentrazione della ricchezza in una fetta sempre più piccola della popolazione, dove una piccola percentuale guadagna molteplici volte quanto guadagna il resto. Questo fenomeno viene spesso abbinato alle politiche di redistribuzione, come necessario strumento per limitare o eliminare questa differenza di ricchezza, che viene vista come un problema se si assume che l’ineguaglianza è ingiustificata. Ma è proprio lo scopo del libro di Eugenio Somaini, “L’uno percento più ricco. Perché le disuguaglianze possono essere benefiche”, di recente pubblicato da IBL Libri, quello di spiegare come le ineguaglianze sono “la naturale conseguenza del fatto che gli individui sono diversamente dotati di capacità, diversamente impegnati a svilupparle, motivati a esercitarle e a metterle a frutto”.
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