Nonostante il ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini avesse lasciato trapelare la sua intenzione di abbassare l’aliquota sugli e-book al 10%, nel decreto cultura firmato dal Consiglio dei ministri presieduto da Matteo Renzi la disposizione non ha trovato spazio.
Portare l’IVA dei libri digitali dall’attuale 22% ad una quota non superiore al 10% (contro il 4% del formato cartaceo) avrebbe significato – secondo Franceschini – finire “automaticamente in procedura d’infrazione” da parte di Bruxelles, la stessa che stanno affrontando Francia e Lussemburgo.
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