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Ciclo di 6 dibattiti online per le riforme da Next Generation, rivolto agli Under30
Più i giovani vengono citati da politici ed economisti, più si diffonde tra loro l’impressione che le scelte pubbliche guardino da tutt’altra parte. La pandemia ha fatto esplodere questa contraddizione, fino a che gli stati europei hanno intitolato Next Generation EU l’impegno probabilmente più forte e vincolante della storia dell’Unione.
La vera sfida del Recovery Fund è tutta da giocare, soprattutto in Italia: quella di rendere i giovani protagonisti della ripresa, non soltanto contribuenti destinati a ripagare il debito contratto in loro nome.
Ma cosa serve davvero per progetti da Next Generation, superando facili euforie da deficit? L’interesse dei giovani non è forse nelle riforme di cui l’Italia ha bisogno da molto prima della crisi Covid?
In un ciclo di 6 incontri online, l’Istituto Bruno Leoni affronta queste domande, presentando alcune proposte di policy e discutendo in un dibattito aperto con studenti, professionisti, cittadini al di sotto dei 30 anni.
Tasse, spesa pubblica, giustizia, privatizzazioni, energia e quindi la sfida di un’opinione pubblica informata e pronta a sostenere le riforme. Quale recovery per non andare a fondo?
L’accesso è libero per i soli under30, con iscrizione obbligatoria attraverso il modulo al link: bit.ly/quale-recovery-iscrizione
Al termine del ciclo verrà rilasciato un attestato di partecipazione.
Martedì 2 marzo, ore 21.00
Nicola Rossi (già presidente IBL)
Venerdì 5 marzo, ore 21.00
Serena Sileoni (vicedirettore generale IBL)
Martedì 9 marzo, ore 21.00
Carlo Amenta (senior fellow IBL)
Venerdì 12 marzo, ore 21.00
Andrea Giuricin (research fellow IBL)
Martedì 16 marzo, ore 21.00
Carlo Stagnaro (direttore Osservatorio sull’economia digitale IBL)
Venerdì 19 marzo, ore 21.00
Oscar Giannino (giornalista economico)