dove
Istituto Bruno Leoni (IBL)
Piazza Castello 23, Milano
ore 16:00-17:30
Argomenti / Teoria e scienze sociali
Intervengono:
Gilberto Corbellini (professore di Storia della medicina, Sapienza Università di Roma)
Roberto Festa (professore di Filosofia della scienza e logica, Università di Trieste)
Patrizia Guarnieri (professoressa di Storia contemporanea, Università di Firenze)
Introduce e coordina:
Antonio Carioti (giornalista, Corriere della Sera)
dove Istituto Bruno Leoni (IBL),Milano
ore 16:00-17:30
Argomenti / Teoria e scienze sociali
Intervengono:
Gilberto Corbellini (professore di Storia della medicina, Sapienza Università di Roma)
Roberto Festa (professore di Filosofia della scienza e logica, Università di Trieste)
Patrizia Guarnieri (professoressa di Storia contemporanea, Università di Firenze)
Introduce e coordina:
Antonio Carioti (giornalista, Corriere della Sera)
Presentazione del libro di Roberto Festa sullo psichiatra e filosofo politico statunitense di origine ungherese
Thomas Szasz (1920-2012) è una figura centrale nel dibattito del secondo dopoguerra sulle relazioni tra psichiatria, politica e pensiero libertario. Dopo avere conquistato una rapida fama difendendo la tesi che le malattie mentali non esistono e che, quindi, non possono esserci neppure le psicoterapie, Szasz ha avanzato forti critiche nei riguardi della psichiatria istituzionale, che consisterebbe nella somministrazione, quasi sempre coercitiva, di trattamenti fittizi per malattie inesistenti. Esplorando le implicazioni politiche delle sue ricerche psichiatriche, Szasz ha elaborato una versione del libertarismo politico fondata sul principio di autoproprietà, che sancisce il diritto di ogni individuo al pieno possesso del proprio corpo. Nel libro viene restituita un’immagine del pensiero di Szasz sgombra dai pregiudizi ideologici che hanno accompagnato la sua recezione nel nostro paese. In particolare, vengono considerati alcuni temi salienti delle sue ricerche, come il ruolo del mito e della coercizione nella psichiatria, la natura dello Stato terapeutico, il conflitto tra libero arbitrio e determinismo psichiatrico, l’inconciliabilità tra libertarismo e psichiatria e le implicazioni del principio di autoproprietà, a partire dal diritto al suicidio e al libero accesso a droghe e farmaci.
L’evento fa parte del cartellone di Bookcity Milano