Cresciuta nella Russia zarista e in seguito emigrata negli Stati Uniti, Ayn Rand (1905-1982) è stata una delle principali protagoniste della rinascita dell’individualismo nella cultura contemporanea.
Nata Alisa Rosenbaum a San Pietroburgo, dopo essere fuggita negli Usa – dove assunse lo pseudonimo di Ayn Rand – si dedicò prima al cinema, poi alla letteratura e infine alla filosofia.
Con il romanzo La rivolta di Atlante (1957) fece innamorare di sé e della sua visione del mondo una generazione di americani. Il suo pensiero filosofico venne sistematizzato negli anni Sessanta prendendo il nome di «Oggettivismo»: alla base vi è l’idea che la realtà sia oggettiva e possa essere compresa – non creata – dalla nostra mente, attraverso l’uso della ragione.
Nello stesso tempo, tale filosofia accorda all’individuo la massima libertà possibile, in quanto «diritto naturale», e relega lo Stato al ruolo di «guardiano notturno». Questo volume è un primo e sintetico invito alla lettura della vasta opera narrativa e filosofica di Ayn Rand, una pensatrice troppo spesso trascurata e snobbata, ma indispensabile per comprendere i mali del nostro tempo – che anticipò con straordinaria lungimiranza – e le soluzioni, originali e mai scontate, per uscirne.