Economista figlio di un pastore luterano, per Wilhelm Röpke (1899-1966) proprietà privata e libertà d’iniziativa andavano difese in primo luogo per ragioni di principio. Röpke è considerato uno egli ispiratori dell’Ordoliberalismo tedesco: il movimento di pensiero che influenzò profondamente la Germania postbellica, modellandone le istituzioni e consentendo perciò il “miracolo economico”.
In questi tre brevi saggi, Röpke illustra alla perfezione gli argomenti con i quali il liberalismo classico ha contestato dirigismo e pianificazione – e difeso il valore umano e morale della libertà economica.
Come egli scrive ne La necessità morale della libertà economica, «solo un’economia libera è compatibile con la libertà dell’uomo» e questo perché fuori «di tale sistema economico non vedo speranza alcuna perché possa continuare a esistere l’uomo come è stato ideato in seno alla tradizione religiosa e filosofica dell’Occidente».
L’antropologia di Röpke si basa su una visione eroica dell’uomo, che ne fa il protagonista di una straordinaria avventura, sempre sospeso tra il bene e il male, tra la giustizia e l’oppressione. Dove manca la libertà non vi è modo di condurre una vita degna di essere vissuta.