Studiando la situazione del capoluogo siciliano sotto l’amministrazione spagnola, in questo suo scritto del 1902 Gaetano Mosca unisce in un’unica lettura questioni di carattere economico e istituzionale.
Il contesto è quello della decadenza di una società irrigidita da privilegi e blocchi sociali, all’interno della quale si decide addirittura di introdurre un monopolio della vendita del pane da parte del comune di Palermo.
Ne risultò, in prima battuta, un prezzo sottratto per scelta politica a ogni rincaro e, in un secondo tempo, un debito fuori controllo che obbligò a innalzare il prezzo, causando la rivolta popolare del 1647. L’analisi di Mosca è primariamente storica e istituzionale, e mostra come egli avesse assai chiare le ragioni di fondo dell’economia liberale.