Le delusioni della libertà

Paolo Vita-Finzi

Gabriele D’Annunzio, Filippo Tommaso Marinetti e Giuseppe Prezzolini, poi Benedetto Croce, Gaetano Mosca e Vilfredo Pareto: che cosa accomuna questi intellettuali vissuti tra Otto e Novecento?

ISBN / 978-88-6440-476-9
pagine / 292
anno / 2023
18 euro

Gabriele D’Annunzio, Filippo Tommaso Marinetti e Giuseppe Prezzolini, poi Benedetto Croce, Gaetano Mosca e Vilfredo Pareto: che cosa accomuna questi intellettuali vissuti tra Otto e Novecento?

Per Paolo Vita-Finzi furono tutti, ciascuno a proprio modo, dei precursori inconsapevoli del fascismo. Critici dei meccanismi di quella democrazia liberale che ai loro tempi andava lentamente affermandosi, si lasciarono sedurre, in vario grado, da teorie e ideologie che da una parte (a sinistra) mitizzavano il popolo e dall’altra (a destra) l’uomo forte: dottrine intrise di motivi antiparlamentari e rivoluzionari, non aliene dal culto della violenza.

Pubblicato per la prima volta nel 1961 per l’editore Vallecchi (alcune pagine erano uscite tra il 1954 e il 1958 sul settimanale «Il Mondo»), Le delusioni della libertà si compone di diciotto brevi capitoli nei quali si delineano i profili di alcuni tra i principali intellettuali italiani e francesi che hanno tradito gli ideali democratici. Segnalatosi immediatamente come un’importante riflessione per comprendere la genesi e il significato del fascismo, il valore storiografico del libro rimane inalterato nonostante i numerosi studi sul tema pubblicati nel corso degli anni. Con il suo stile chiaro e brillante, Vita-Finzi conduce il lettore nel cuore delle questioni e delle idee di questi pensatori, disegnando, insieme, il ritratto di un’epoca..

Paolo Vita-Finzi

Paolo Vita-Finzi (1899-1986) inizia la sua attività di pubblicista durante gli anni dell’università a Torino collaborando inizialmente con il «Corriere Mercantile», per poi vincere nel 1924 il concorso diplomatico ed entrare nei ruoli del ministero degli Esteri.

Comincia così la sua carriera tra consolati e ambasciate, interrotta nel 1938 a causa delle leggi razziali, che lo costringono a riparare in Argentina, dove fonda e dirige la rivista «Domani». Reintegrato sul finire della Seconda guerra mondiale, nel 1955 diventa ambasciatore in Norvegia e nel 1961 in Ungheria.

Parallelamente alla professione di diplomatico, svolge una raffinata attività di letterato, iniziata nel 1927 con la pubblicazione dell’Antologia apocrifa. Negli anni Sessanta e Settanta collabora con «il Resto del Carlino», il «Corriere della Sera» e «Nuova Antologia»; scrive inoltre diversi saggi, tra cui Terra e libertà in Russia ieri e oggi (1972) e Perón, mito e realtà (1973).

La sua autobiografia, Giorni lontani. Appunti e ricordi, viene pubblicata postuma nel 1989

Estratto/indice

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Video dell'evento di presentazione

Presentazione libro IBL – Le delusioni della libertà

Gemma Mantovani La verità, vi prego, sulla libertà. Il libro di Vita-Finzi Formiche, 28 Marzo 2023
Ambasciate, NUOVA EDIZIONE LIBRO “LE DELUSIONI DELLA LIBERTÀ” DELL’AMB. PAOLO VITA-FINZI Giornale Diplomatico, 23 aprile 2023