Che cos’è esattamente la libertà? Perché è così importante e preziosa? Quali istituzioni promuovono e proteggono le forme di libertà più desiderabili? E come mai le società libere sono così fragili? Pur essendo uno degli ideali più amati, la libertà ha una natura elusiva. Tentare di definirla vuol dire ripercorrerne anche la storia.
Utilizzando un’impostazione che muove dai metodi propri delle scienze sociali, della filosofia e della ricerca storiografica, questa Breve storia della libertà fornisce un’indagine sintetica di momenti cruciali dell’evoluzione della libertà individuale, anche attraverso la messa a fuoco di figure chiave: da John Knox a Martin Luther King, passando per Adam Smith e Karl Marx. Gli autori esaminano come i successi passati (per quanto incompleti) della lotta in difesa della libertà abbiano condotto molti di noi all’”ultima frontiera” dell’indipendenza personale: gli ostacoli interni di natura psicologica che ci impediscono di essere autonomi come vorremmo. I lettori vengono così incoraggiati a riflettere sulla propria idea di libertà individuale: in che cosa consiste? Da dove proviene?
Come scrive Guido Vitiello nella prefazione al testo, «più che della storia filosofica di un’idea, si tratta di storia vera e propria, storia di popoli, di guerre, di regnanti e di sudditi. (…) Perché è il concreto svolgersi delle vicende umane, la storia con il suo scalpello, che ha sgrossato, definito, foggiato e rifoggiato il blocco di marmo informe dell’idea di libertà, donandole nel corso del tempo tutte le sue sfumature, i suoi lineamenti e le sue dimensioni».