A cura e con introduzione di Antonio Masala con un saggio di Carlo Pelloso. Le lezioni sul pensiero antico di Bruno Leoni rappresentano uno straordinario affresco dell’idea del diritto e della politica nel mondo greco e in quello romano.
Analizzando autori e scuole di pensiero Leoni ne mostra l’evoluzione, ne indica l’eredità nella moderna cultura giuridico-politica e ne esamina le conseguenze per la tutela della libertà individuale. In queste pagine egli anticipa alcune riflessioni che un decennio dopo riprenderà nel suo capolavoro, Freedom and the Law, e che avranno grande influenza sul liberalismo contemporaneo.
Tra i tanti temi trattati spiccano, per le loro attuali implicazioni, l’analisi del diritto commutativo in
Aristotele, che «prefigura una riduzione del diritto obbligatorio all’economia»; l’esame della dicotomia naturale-artificiale nel diritto e la sua ricomposizione prima nella concezione stoica e poi nella dottrina giuridica epicurea del contratto; la concezione dei Romani, che vedevano il diritto assai più come «un oggetto da osservare e da conoscere che come una volontà da manifestare o un comando da esprimere».
Chiude il libro un’appendice sul pensiero cristiano, nella quale si mette in luce l’impossibilità di ricavare indicazioni giuridico-istituzionali dall’analisi delle sacre scritture.
Queste lezioni, che esercitarono un’importante influenza anche sul pensiero di Friedrich von Hayek, vengono pubblicate per la prima volta dopo essere circolate soltanto quali dispense redatte per gli studenti.