«Nella tensione tra valori dell’autonomia privata e valori dell’ordinamento, la considerazione della dimensione nell’agire giudiziale, e dell’azione delle stesse parti contendenti, è […] cruciale. E una visione concentrata sui rapporti tra regole di diversa fonte, privata e legale, si sovrappone una dimensione dinamica attenta all’azione umana: dei giudici, dei privati quali contraenti e quali contendenti nell’ambito stesso del processo, delle comunità dei giuristi e degli operatori giuridici, che, producendo dottrina, interpretazioni, decisioni, giurisprudenza e prassi contrattuali, concorrono alla formazione del diritto.
Con una originale, e proficua, scelta di metodo, Mauro Grondona ha voluto guardare ai problemi della formazione dell’ordine giuridico e del mutamento giuridico – con specifico riferimento ai rapporti economici e al diritto contrattuale – anche dal punto di vista proprio di discipline non giuridiche; e ha eletto a paradigma privilegiato modelli teorici offerti dalla Scuola austriaca di economia.
Il complesso itinerario interdisciplinare si sviluppa peraltro secondo un orientamento di ricerca definito con sicurezza e che ci conduce nel vivo della problematica del giudizio individuale pratico, dell’attività che consiste nel dirimere una controversia, della discrezionalità che la caratterizza, dei fattori che la determinano, dei criteri che la guidano. E allora l’autore deve confrontarsi con il dibattito, così ricco di contributi dottrinali e così vivo nell’attualità della nostra cultura giuridica, sull’interpretazione e sull’argomentazione, forense e giudiziale».
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