traduzione di Luigi Einaudi
prefazione di Luigi Federico Signorini
Cosa devono fare le banche centrali per garantire la stabilità finanziaria? Questo è il problema che si pone, per la prima volta, Walter Bagehot in Lombard Street. Il libro prende il suo titolo dalla via sorta su un terreno concesso dal re Edoardo I d’Inghilterra ai prestatori su pegno originari della Lombardia, che era il centro dell’industria bancaria londinese già nel Medioevo e dove venne collocata la sede della Banca d’Inghilterra. Bagehot, il più celebre direttore dell’Economist in tutti i suoi centottanta anni circa di storia, scrive quando il Regno Unito era all’apice della sua influenza e la Banca d’Inghilterra un avamposto della modernità. Questo saggio era in parte una reazione al crollo della banca Overend, Gurney and Company, che il 10 maggio 1866 sospese i pagamenti, destabilizzando il sistema finanziario britannico. Luigi Einaudi tradusse il testo nel 1905 per la Biblioteca dell’economista, edita a Torino da UTET.
Walter Bagehot, Direttore dell’Economist dal 1860 fino alla sua morte, Walter Bagehot (1826-1877) fu uno dei più acuti osservatori dei suoi tempi. Oltre che per importanti lavori di sociologia storica e per Lombard Street, è ricordato per il libro La costituzione inglese (1867). L’Economist gli ha intitolato la sua rubrica settimanale sulla politica inglese.