Un libro scritto per replicare, in modo semplice e con stile colloquiale, alle principali critiche indirizzate al libero mercato
«Gli stipendi dei manager sono troppo alti», «a nessuno dovrebbe essere permesso di possedere yacht lussuosi», «le aziende non dovrebbero licenziare i dipendenti per aumentare i profitti»: ogni giorno, al bar, in treno, a cena, sentiamo ripetere frasi come queste. Sono opinioni di buon senso o solo luoghi comuni?
Una sera anche Louis Carabini si trovò a dover rispondere a tesi di questo tipo. Proprio quelle sue discussioni sono all’origine di Nati per la libertà: un libro scritto per replicare, in modo semplice e con stile colloquiale, alle principali critiche indirizzate al libero mercato.
In queste pagine Carabini tocca temi come le disuguaglianze di reddito, la redistribuzione delle ricchezze, l’occupazione, la moneta, la tassazione delle imprese e dei patrimoni, il ruolo dello Stato, il processo democratico e molto altro ancora. Argomenti di taglio etico ed economico s’intrecciano per offrire una solida difesa dell’ordine di mercato e quindi di un’economia capitalistica senza interferenze statali.