14 Giugno 2024
Il Giornale
Carlo Lottieri
Direttore del dipartimento di Teoria politica
Argomenti / Teoria e scienze sociali
Se le elezioni europee sono state giustamente lette come un successo delle forze di destra e centro-destra, qualche altro segnale va riconosciuto. In particolare è interessante quello che è successo nell’estrema sinistra tedesca, dove una formazione che fino a gennaio non esisteva (la BSW, Biindnis Sahra Wagenknecht) ha ottenuto il 6% dei voti, eleggendo sei parlamentari. La BSW è nata a seguito di una scissione dalla Linke, storica formazione d’ispirazione comunista, che stavolta ha puntato su Carola Rakete e ha raccolto soltanto il 3% dei suffragi.
Con la BSW muove i primi passi una sinistra che qualcuno erroneamente ha definito «populista». In realtà oggi tutti sono populisti, a partire dalle formazioni dell’establishment: e infatti cosa c’è di più populista del Pnrr? Più che di una sinistra populista, allora, vale la pena di parlare di una conservatrice.
Guidata da Sahra Wagenknecht la nuova formazione ha avuto successo soprattutto grazie alle critiche indirizzate alle politiche immigratorie, che alimenterebbero la destra radicale e penalizzerebbero i ceti più deboli. In un’intervista di tre anni fa la Wagenknecht disse apertamente che «non ci dovrebbero essere quartieri in cui i tedeschi sono in minoranza». Oggi larga parte del suo successo si deve proprio a queste prese di posizione.
Cresciuta nella vecchia Germania Est, la leader del movimento da giovane era una filosofa marxista-leninista e un’apologeta di Stalin. Poi però è diventata un’economista eterodossa latamente ordoliberale, schierata a difesa dei «campioni nazionali». Il suo intuito politico adesso l’ha spinta a intercettare il voto di quei ceti popolari che stanno declinando anche a causa dell’agenda politica dettata dai verdi e dai gruppi industriali legati a quella prospettiva.
La novità della BSW consiste nel coniugare i temi tipici della sinistra (a partire dalla battaglia per l’aumento dei minimi salariali) e la difesa dei valori tradizionali. E così durante la pandemia la Wagenknecht ha contestato l’obbligo vaccinale e poi le sanzioni a danno della Russia, ma nei suoi messaggi non mancano critiche verso i manifestanti per il clima e verso quelli che definisce gli «stili di vita di sinistra», intendendo con ciò la lotta alla società patriarcale e la negazione dell’idea che esista una «normalità» sessuale.
Va detto che in tutta Europa, e fin dai tempi di Peppone e dei comunisti togliattiani, larga parte della base sociale della sinistra è stata culturalmente conservatrice. E quando la sinistra ZTL s’entusiasma ad esempio dinanzi alle tesi di Angela Balzano (che invita a elaborare parentele con altre specie e con le piante, così da sganciarsi dall’umanesimo e dalla famiglia eterosessuale), è normale che vi sia chi ha orrore di tutto ciò e ritiene fondamentale focalizzare l’attenzione sulle condizioni dei ceti disagiati.
La BSW interpreta oggi una sinistra eccentrica, ma nei prossimi anni essa potrebbe creare qualche problema alle molte Elly Schlein dei salotti del potere europeo.