La lezione di Madrid

La buona politica nasce dal rispetto dell'individuo e dal riconoscimento dei diritti delle persone

15 Settembre 2021

IBL

Argomenti / Politiche pubbliche

Sin dalle sue prime battute, in troppi hanno provato a “moralizzare” la pandemia, a farne il campo di scontro per le loro visioni del mondo, a immaginare che fosse la volta buona per imporre un ripensamento del nostro “modello sociale”. Più roboanti però sono state le parole d’ordine e più modesti sono stati spesso i risultati.

Al contrario, si è perso e si continua a perdere di vista quello che dovrebbe essere l’obiettivo più immediato e più rilevante di qualsiasi politica: consentire, anche nella pandemia, di condurre la propria vita come meglio crediamo.

Oggi, in particolare, la discussione pubblica dovrebbe focalizzarsi su tre aspetti: nel breve termine, raggiungere la soglia di immunizzazione ritenuta sicura; nel medio termine, organizzare la logistica vaccinale per la somministrazione delle terze dosi alle categorie più fragili; e, nel frattempo, rimuovere gradualmente le restrizioni in essere. Invece in Italia domina, forse come non mai, un dibattito ideologico, dai tratti talora violenti.

Anche per questo, l’Istituto Bruno Leoni è particolarmente orgoglioso di aver attribuito il Premio Bruno Leoni 2021 a Isabel Díaz Ayuso, la Presidente della Comunità di Madrid. Dopo l’impatto, terribile, della prima ondata della pandemia, Ayuso ha cercato di coniugare il contrasto al virus con la conservazione delle libertà civili ed economiche. Si è data un obiettivo politico chiaro: preservare quanto più possibile la normalità della vita delle persone. Sulla base di quell’obiettivo, ha organizzato una serie di scelte di salute pubblica complesse e articolate, che spesso sono mancate del tutto dove si è pensato che bastasse “chiudere” per sconfiggere il virus.

Grazie a un utilizzo intelligente dei test antigenici, del monitoraggio dei reflui fognari per controllare il contagio e di provvedimenti (mirati e localizzati) di chiusura dei quartieri a rischio, ha potuto garantire – unica regione in Europa – la prosecuzione delle attività produttive, sociali e culturali.

L’esperienza di Madrid dimostra due cose, di cui i politici europei dovrebbero far tesoro. In primo luogo, le libertà economiche e civili sono due facce della stessa medaglia: esattamente come si sorreggono reciprocamente, quando viene meno l’una, anche l’altra è a repentaglio. Lo documenta, per quanto riguarda il nostro paese, il Barometro delle libertà. Secondo, non è detto che la difesa delle libertà individuali sia perdente, alla prova elettorale. A maggio, Ayuso ha riconquistato la guida della Comunidad di Madrid, raddoppiando i seggi attribuiti al suo partito.

C’è, in questa vicenda, una lezione forse non sorprendente in sé, ma sorprendentemente trascurata: la buona politica nasce dal rispetto dell’individuo e dal riconoscimento dei diritti delle persone. È bello vedere che ogni tanto gli individui sanno riconoscere e premiare questo rispetto.

15 settembre 2021

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