Cosa può imparare Meloni dalla dottrina anti trumpiana di Milei (e dai tre libri regalati al Papa)
13 Febbraio 2024
Il Foglio
Carlo Stagnaro
Direttore Ricerche e Studi
Argomenti / Teoria e scienze sociali
Ieri, quando ha incontrato Javier Milei, Giorgia Meloni si è trovata di fronte l’esponente di una destra strana, diversa da quella che lei è abituata a frequentare. Mentre la destra globale da Donald Trump a Viktor Orban, dai polacchi del PiS a Marine Le Pen si muove in una direzione nazional-conservatrice, Milei è qualcosa di nuovo, o forse di antico, sicuramente di diverso.
Né nazionalista né conservatore, se non nel senso di “fiscal conservative”, che potremmo tradurre come “rigorista”. Lo certificano i libri che ha regalato a Papa Francesco: “L’azione umana” di Ludwig von Mises (pubblicato in Italia da Rubbettino), “La presunzione fatale” di Friedrich von Hayek e “Pandemia e dirigismo” di Jesús Huerta de Soto e Bernardo Ferrero (entrambi editi da Ibl Libri).
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