«È una parola sbagliata. Pensata sbagliata, costruita sbagliata. Ma anche molto fortunata, e il perché si capisce». Si apre così Capitalismo di Alberto Mingardi (Il Mulino, 2023, collana “parole controtempo”). I corsivi sono dell’autore – professore associato in Storia del pensiero politico presso l’Università IULM di Milano e collaboratore di Tempi – e non sono casuali. Anzi: spiegano in maniera esemplare il pregiudizio razionalistico posto alla base di un fenomeno che non dipende da un progetto intenzionale, ma è il frutto di un intreccio di azioni individuali e del caso.
continua a leggere su Tempi.it