Nicola Rossi: “Spread? Mercati nervosi"

I segnali dei mercati vanno sempre presi sul serio ma con la dovuta freddezza

1 Ottobre 2023

Il Riformista

Argomenti / Politiche pubbliche

Il perimetro della Nadef è ristretto, il governo Meloni deve fare i conti con la realtà. Che manovra ci aspetta?
« Mi aspettavo e mi aspetto scelte di politica di bilancio ispirate alla prudenza. Consapevoli del fatto che l’Italia – anche alla luce della anche troppo rinviata inversione di rotta della politica monetaria – viaggia su un crinale molto stretto segnato da un debito pubblico abnorme e da una crescita di medio lungo periodo ancora anemica. E credo di poter dire che questa consapevolezza sia ben presente all’interno del governo e rappresentata, per quanto ne sappiamo, senza particolari infingimenti dai numeri della Nadef ».

Il populismo costa caro, alla fine chi ne paga il conto?
« Il populismo dei primi tre anni della passata legislatura si è espresso per il tramite di classi politiche segnate dalla incompetenza se non proprio dalla ignoranza. E i danni di quella stagione non andranno via facilmente. Ciò nonostante da quella stagione è possibile trarre – ed è auspicabile che tutti lo facciano una lezione importante. Ma non mi farei troppe illusioni. Il populismo italiano è un fenomeno che ha radici molto profonde e non è affatto detto che tragga insegnamento da quanto accade. Sbaglia, in questo senso, chi pensa di poterlo addomesticare senza esserne contagiato ».

Quanto incide l’inflazione?
« L’inflazione cova a lungo prima di prendere forma compiuta e diventare un fenomeno persistente nel tempo. Nel nostro caso fenomeni di offerta possono essere stati il fattore scatenante ma essi non avrebbero generato quel che osserviamo da mesi se le politiche monetarie eccessivamente protratte nel tempo nello scorso decennio non avessero creato un terreno fertile perché l’inflazione si radicasse, pervadesse tutti i comparti dell’economia e inducesse ad una repentina e significativa inversione di rotta della politica monetaria ».

L’Italia ha smesso di crescere e lo spread torna a farsi vedere. Le ricette di questo governo come le sembrano?
« I segnali dei mercati vanno sempre presi sul serio ma con la dovuta freddezza. Il misurato nervosismo dei mercati di queste ore segnala chiaramente il fatto che i mercati si interrogano sulle prospettive di crescita di medio periodo del paese e di conseguenza sulla sostenibilità del debito. E’ un segnale da non trascurare ma al quale si risponde dando ai mercati certezze sulla evoluzione futura dell’economia italiana e della finanza pubblica. Allo stato attuale il testo della Nadef non è ancora noto. Al di là dei vincoli derivanti dalle pregresse scelte di politica economica e al di là della generale ed apprezzabile prudenza che ha caratterizzato e caratterizza la politica di bilancio del governo, è importante che la Nadef collochi questa prudenza in un quadro di politica economica leggibile sia nell’immediato che nel medio periodo ».

da Il Riformista, 30 settembre 2023

oggi, 22 Novembre 2024, il debito pubblico italiano ammonta a il debito pubblico oggi
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