24 Gennaio 2023
Il Foglio
Carlo Stagnaro
Direttore Ricerche e Studi
Argomenti / Teoria e scienze sociali
E’ il babau della politica italiana, il fantasma accusato dei rincari del gas e dell’energia elettrica, e prima delle mascherine. In realtà, è un elemento necessario per il funzionamento dei mercati ed è anche una forza positiva. Una spiegazione, con l’aiuto di Einaudi e dei “Promessi sposi”
La speculazione è il babau della politica italiana. Non è una novità. Ma nelle ultime settimane, con i rincari dei carburanti e la fine dello sconto delle accise, ha conquistato i riflettori e attirato un’escalation retorica. Se appena torniamo indietro con la memoria, essa è stata accusata dei rincari del gas e dell’energia elettrica, e prima di mascherine, igienizzanti e altri prodotti necessari a contrastare la pandemia. Prima ancora, si è parlato di speculazione a proposito dei titoli di stato italiani, sviluppo immobiliare e incendi in Sicilia, beni alimentari, e chissà quante altre cose. Lo schema è sempre lo stesso. Gli uni puntano il dito contro i benzinai, le compagnie petrolifere, i trader, i produttori e importatori di dispositivi di protezione individuale, i costruttori immobiliari, gli agricoltori, e via dicendo. Gli altri si difendono, spesso abbozzando. Pochi chiamano il bluff: siamo sicuri che dietro ogni rovescio dell’economia – e, in particolare, dietro ogni aumento dei prezzi – ci siano gli speculatori? Soprattutto: che cosa è la speculazione?
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