Il problema maggiore dell’emergenza è la logica stessa dell’emergenza. Nei due anni trascorsi abbiamo accettato tutta una serie di limitazioni della nostra libertà personale, in ragione dell’ingresso di Sars-Cov-2 nelle nostre vite.
Ciascuna delle misure adottate è stata giustificata, o appariva giustificabile, all’interno di una cornice più ampia. Quella determinata dall’assunto che la nostra vita di ieri, con la medesima libertà di movimento, e le nostre routine fossero incompatibili con il quadro epidemiologico (per usare un’espressione entrata rapidamente nel vocabolario di tutti).
continua a leggere su Linkiesta