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In quasi tutti i Paesi occidentali, l’accesso agli atti amministrativi può essere limitato solo da poche e tassative eccezioni. Ma non in Italia: ecco perché c’è bisogno di un FOIA
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In un documento redatto congiuntamente dall’Istituto Bruno Leoni e da Prioritalia, si ripercorrono le decisioni politiche degli ultimi Governi in merito alla gestione delle risorse pubbliche
di / IBL / Prioritalia
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Al tempo di Mao Zedong il potere dello Stato arrivava a toccare ogni villaggio di campagna lontano dal centro e ogni angolo tra le montagne e i campi. La Grande Carestia ne è stata una conseguenza
di / Yang Jisheng
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Conservare e valorizzare il nostro patrimonio culturale è una necessità sempre più impellente. Per conseguire questi obiettivi occorrono però ingenti investimenti, e le finanze pubbliche da sole non bastano
di / Vitalba Azzollini
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In condizioni di credit crunch, la normativa anti-usura rischia di produrre ulteriori effetti negativi sulla disponibilita` di credito per famiglie e soprattutto imprese.
di / Lucio Scudiero
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L’adozione anche in Italia del modello delle scuole libere in Svezia, negli USA e nel Regno Unito renderebbe più dinamica e efficiente l’offerta formativa.
di / Andrea Varsori
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I recenti tentativi di bilanciare tutela della salute e spesa farmaceutica mettono nuovamente in luce la crescente insostenibilità del SSN.
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La riforma renziana rischia di liberare la Rai da tanti partiti per consegnarla ad uno solo: quello di governo
di / Daniele Venanzi
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Anche a causa della crisi economica e delle finanze pubbliche del nostro Paese è venuta a maturare una diversa concezione dei beni culturali: pensati non più come costo ma anche in un’ottica economica, come generatori di profitti.
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L’applicazione del sistema d’inversione contabile alle cessioni di beni della GDO rischia di avere effetti devastanti per la stabilità delle imprese
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Data la sua importanza, il dibattito sul nuovo accordo sul commercio e gli investimenti tra UE e USA, in corso di negoziazione, meriterebbe più serietà
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Il piano del governo sulla banda larga non deve avere la pretesa di imporre scelte tecnologiche o, peggio ancora, discriminare tra operatori.
di / Rosamaria Bitetti