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Ridurre i costi della politica è essenziale in un momento in cui a tutti vengono richiesti dei sacrifici. Il caso del trattamento previdenziale dei parlamentari è emblematico.
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Lo studio tenta un censimento delle proprietà in mani pubbliche, e avanza una stima del possibile gettito della loro cessione, distinguendo tra i beni che possono essere alienati rapidamente e quelli che richiedono interventi quali riforme normative o regolatorie, riorganizzazione aziendale o altre operazioni di valorizzazione.
di / IBL
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La critica di Minogue alla crisi permanente dell’Europa fa perno su una spietata disamina dello Stato sociale: un grande “schema Ponzi” costruito a scapito delle nuove generazioni.
di / Kenneth R. Minogue
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L’emergere del “caso Bisignani” ha riacceso l’attenzione pubblica sul fenomeno del lobbying. Davvero serve una nuova regolamentazione? O può essere sufficiente applicare le norme esistenti?
di / Pier Luigi Petrillo
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Per riformare gli ordini professionali, occorre individuare una normativa comune a tutte le professioni che consenta di mettere in competizione una pluralità di ordini: con la concorrenza si potrebbe ottenere una vera e propria quadratura del cerchio.
di / Silvio Boccalatte
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Uno studio della regolamentazione del tabacco consiglia di evitare di introdurre politiche paternaliste difficilmente giustificabili sotto il profilo etico e finanziario.
di / Pietro Monsurrò
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Le esperienze europee di gestione pubblica o privata – e di passaggio da un modello all’altro – non supportano alcuna conclusione coerente con l’idea che il privato sia un cattivo gestore.
di / Lucia Quaglino
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Dal punto di vista tecnico la portata dei quesiti è limitata. Il problema è di natura soprattutto politica ed è largamente alimentato dalla fase di incertezza che si aprirebbe.
di / Serena Sileoni / Carlo Stagnaro
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Nell’acqua sono meglio i pubblici o i privati? La risposta è che un mercato ben regolato può selezionare i gestori più efficienti, a prescindere dagli assetti proprietari.
di / Lucia Quaglino
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L’Europa e l’Italia pagano un extracosto per il gas a causa dei vecchi assetti monopolistici che sopravvivono nelle imprese nazionali verticalmente integrate. Da questo impasse si può uscire solo imponendo la separazione proprietaria delle reti e superando il dogma della proprietà pubblica e nazionale delle imprese energetiche.
di / Sergio Ascari
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Dopo il disastro in Giappone, alcuni economisti hanno sostenuto che lo sforzo della ricostruzione avrebbe rimesso in moto l’economia. In realtà i disastri possono aumentare la crescita economica, anche se distruggono ricchezza e riducono la produzione.
di / Pietro Monsurrò
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Le bollette degli italiani dovranno appesantirsi di almeno 7,6 euro / MWh. Secondo lo studio dell’Istituto Bruno Leoni, da qui al 2020 il costo cumulato degli incentivi sarà di almeno 14,3 miliardi di euro per il fotovoltaico, 6,8 miliardi per l’eolico e 3,3 miliardi per le biomasse. Il livello dell’incentivazione, pur nei diversi scenari, appare […]
di / IBL