Papers



I temi investiti dai diversi studi e dalle ricerche sono quelli ormai classici dell’Istituto: mercati regolati, concorrenza, welfare. Attraverso i Papers preparati e diffusi dall’Istituto, IBL mette oggi a disposizione un rilevante bagaglio di informazioni e approfondimenti. Tre sono le principali tipologie dei lavori pubblicati da IBL: Briefing Paper (BP), Focus e Occasional Paper (OP), a cui si aggiungono anche i Report.

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BP 96. Il decreto di attuazione della direttiva europea di liberalizzazione postale: un commento critico

Il decreto che include la terza direttiva postale europea deve essere corretto, se no non si potrà parlare di vera liberalizzazione. Poste Italiane deve essere ricondotta nel recinto di un mercato concorrenziale: non può rimanere in mani pubbliche.

di / Vincenzo Visco Comandini / Livia Magrone

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Focus 181. Art.41 della Costituzione: una proposta

L’art. 41 è stato ampiamente usato per giustificare interventi diretti e indiretti di uno Stato talora imprenditore, talora programmatore. Sarebbe il caso di togliere nell’art. 41 l’enfasi sulla presenza dello Stato e aggiungere la libertà di concorrenza

di / Serena Sileoni

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BP 95. I veri costi del nucleare

Non è possibile giudicare, in astratto, se il nucleare sia competitivo oppure no. Questa fonte di energia può essere competitiva se il costo del capitale è contenuto e il rischio-paese è limitato.

di / Carlo Stagnaro

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BP 94. Pompei. Il ruolo degli incentivi per una buona gestione del patrimonio culturale

Negli ultimi anni le numerose nomine di commissari straordinari hanno evidenziato le lacune della pubblica amministrazione nella gestione dei beni culturali: una gestione oculata dei beni culturali si può ottenere con più coinvolgimento dei privati.

di / Filippo Cavazzoni

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Focus 180. Diritto di seguito. Liberalizzare i servizi di intermediazione per sostenere l’arte

In tema di diritto di seguito, il monopolio legale rappresentato dalla SIAE manifesta tutte le sue inefficienze. Per ridurre i costi di intermediazione occorrerebbe seguire l’esempio dei Paesi che hanno aperto il settore alla libera concorrenza.

di / Diego Menegon

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Report – L'inchiesta sul Climategate

Cosa significa realmente il climategate?

di / Andrew Montford

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BP 93. L’occasione perduta. La gestione del Sistema idrico integrato in Sicilia

Un esame delle norme sulle forniture idriche in Sicilia dimostra che, se il contesto regolatorio è debole o incerto, le cose difficilmente possono funzionare.Tuttavia sarebbe ingenuo pensare di risolvere i problemi riportando tutte le competenze sia sul controllo, sia sulla gestione del servizio, in mani pubbliche.

di / Luciano Lavecchia

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Focus 179. Merci, la concorrenza è sul binario morto

La concorrenza nel trasporto merci è falsata dai sussidi a Trenitalia. Senza contributi pubblici Trenitalia Cargo non sarebbe mai potuto sopravvivere alla concorrenza dei nuovi operatori privati.

di / Roberto Melini / Paolo Bracalini

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OP 79. Possiamo ancora evitare l’inflazione?

In una lezione tenuta nel 1970 il grande economista e filosofo di scuola austriaca  illustra gli effetti devastanti dell’inflazione allora incipiente e indica i rimedi da adottare. Oggi la situazione presenta analogie inquietanti.

di / Friedrich A. von Hayek

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BP 92. Liberalizzazione Poste: che fare?

Da gennaio 2011 il mercato postale dovrà essere liberalizzato, ma al momento non è stata presa alcuna iniziativa in tal senso. In questo Briefing Paper si esplorano i passi assolutamente necessari per poter parlare di liberalizzazione in senso autentico.

di / Massimiliano Trovato

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Focus 178. Presunzioni fatali

L’Europa ha bisogno di meno, e non più, regolamentazione. Un sistema più grande e a un livello più alto non equivale necessariamente ad un sistema migliore o meno soggetto a fallimenti.

di / Konrad Hummler

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Focus 177. Il costo delle auto blu: quali tagli sono possibili?

L’Italia è il paese col maggior numero di auto blu in dotazione alle pubbliche amministrazioni rispetto alla popolazione. Riducendo le auto blu a un numero comparabile con quello francese si potrebbero risparmiare almeno 1,5 miliardi di euro all’anno

di / Andrea Giuricin

oggi, 22 Aprile 2025, il debito pubblico italiano ammonta a il debito pubblico oggi
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