Papers



I temi investiti dai diversi studi e dalle ricerche sono quelli ormai classici dell’Istituto: mercati regolati, concorrenza, welfare. Attraverso i Papers preparati e diffusi dall’Istituto, IBL mette oggi a disposizione un rilevante bagaglio di informazioni e approfondimenti. Tre sono le principali tipologie dei lavori pubblicati da IBL: Briefing Paper (BP), Focus e Occasional Paper (OP), a cui si aggiungono anche i Report.

BP 84. Il miraggio della concorrenza nel settore sanitario

La premessa necessaria di qualsiasi riforma del Servizio Sanitario Nazionale è una piena e reale trasparenza. È importante che le strutture sanitarie pubbliche rendano noti bilanci affidabili, sulla base dei quali sia possibile valutarne la performance.

di / Silvio Boccalatte

Focus 155. Chi va piano va sano?

La proposta di elevare a 150 km/h il limite di velocità su certe tratte dell’autostrada ha diviso le opinioni. Se è vero che aumentando i limiti di velocità aumentano anche gli incidenti, la proposta è difendibile sotto il profilo dei costi e dei benefici

di / Francesco Ramella

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BP 83. Il monitor è mio e me lo gestisco io!

Lo schema di decreto legislativo di riforma del “Testo unico della radiotelevisione” sottoposto dal Governo al parere del Parlamento andrebbe certamente ripensato.

di / Silvio Boccalatte

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OP 74. È giusto cartolizzare i mutui?

La politica tende ad intervenire troppo pesantemente. Bisogna tornare al sistema in cui gli istituti di deposito avevano la responsabilità di gestire sia il rischio di credito, sia il rischio di tasso di tutti i mutui

di / Arnold Kling

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Focus 154. Le strettoie della banda larga

Per promuovere la diffusione della banda larga, occorre semplificare le procedure burocratiche e ridurre i costi amministrativi. C’è bisogno di consentire al mercato di provvedere da sé, eliminando i vincoli che frenano gli investimenti nel settore.

di / Serena Sileoni

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BP 82. Vademecum per il nucleare. Cosa va e cosa non va nel progetto del governo

Almeno tre elementi del decreto legislativo per l’esercizio della delega nucleare meritano ulteriore riflessione e approfondimento.

di / Diego Menegon

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BP 81. Costosi, inefficaci e ingiusti. Ecco perché i dazi sul carbonio sono sbagliati

Il fallimento del vertice di Copenaghen potrebbe spingere l’Europa a imporre dei dazi sui beni importati da Paesi privi di politiche per la riduzione delle emissioni. Il protezionismo ambientale non è privo di costi: aumentando il prezzo di alcuni beni di consumo o di componenti di beni prodotti nei Paesi industrializzati, potrebbe avere un significativo […]

di / Tim Wilson / Caitlin Brown

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Focus 153. La chiusura di Ryanair: il ruolo dell’ENAC e di Alitalia

La lotta tra Ryanair e l’Enac nasconde uno sforzo protezionista. Enac adotta misure che sfavoriscono Ryanair ed è facile ravvisarvi un tentativo di favorire Alitalia, le cui quote di mercato nei voli nazionali sono sempre più erose dalle low cost

di / Andrea Giuricin

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Focus 152. Ferrovie zero sussidi

La drammatica inefficienza del trasporto ferroviario, sperimentata dai pendolari quotidianamente e arrivata a livelli inimmaginabili, può essere risolta solo aprendo davvero il mercato

di / Claudio Brenna

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Focus 151. Google e l'assedio del 2009

Google rappresenta una realtà imprenditoriale e di mercato, che non va giudicata con logiche extra-economiche. Tuttavia, Google rappresenta un boccone troppo ghiotto per rinunciare alla prospettiva di estendervi il controllo dei pubblici poteri

di / Massimiliano Trovato

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Focus 150. Politica, sindacati e politica: un rapporto antiquato

È essenziale attirare gli investitori esteri: gli incentivi pubblici non riescono a controbilanciare la poca competitività nella produzione. Semplificare la burocrazia e la tassazione sono misure più complicate che adottare una politica di incentivi

di / Andrea Giuricin

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BP 80. La quarta volta dell’auto elettrica

La speranza che l’auto elettrica possa produrre una rivoluzione verde nel settore dei trasporti è vana. Fin dagli inizi del Novecento, l’auto elettrica è un’eterna promessa, finora non mantenuta per ragioni economiche e tecnologiche, ma che riesce immancabilmente ad attirare finanziamenti pubblici. E ogni volta, passata la delusione, il circo ricomincia. Tutte le volte che […]

di / Renato Calvanese

oggi, 24 Novembre 2024, il debito pubblico italiano ammonta a il debito pubblico oggi
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