Sergio Ricossa

Classe 1927, Sergio Ricossa si laurea in Economia nel 1949 a Torino, Università nella quale ha svolto la sua intera carriera accademica e di cui è professore emerito. Nel 1961 è professore incaricato di Politica Economica e finanziaria disciplina della quale diventa ordinario nel 1963.
Ricossa è membro della Mont Pélerin Society, di cui è stato Vice Presidente ed alla quale è stato introdotto da Bruno Leoni, Accademico dei Lincei e socio dell’Accademia di Agricoltura di Torino. Ha collaborato e collabora a importanti riviste scientifiche e a vari quotidiani, tra i quali La Stampa e Il Giornale. In quelle sedi, ha tenuto alta la fiaccola della libertà in anni bui nei quali le parole “proprietà” e “mercato” sembravano non meritare che aspre accuse.

La sua attività scientifica prende avvio da ricerche di econometria, da cui però viene deluso sul piano metodologico. È in un serrato confronto con il “costruttivismo” prevalente nella scienza economica (Ricossa studierà approfonditamente, e demolirà, soprattutto la teoria di Sraffa), che Ricossa sviluppa interesse e attenzione per i grandi temi del liberalismo.
Oltre ai numerosi lavori scientifici ed al monumentale Dizionario di Economia edito dalla UTET (Premio Presidenza della Repubblica), oggi alla terza edizione, da segnalare è soprattutto La fine dell’economia (Sugarco, 1986), saggio nel quale Ricossa “regola i conti” col demone del “perfettismo”.

Accanto alla rigorosa attività scientifica, di importanza non certo minore è stata la sua predicazione di polemista e divulgatore delle idee liberali. Per Indro Montanelli, c’è nel Ricossa scrittore “del Montaigne, del Voltaire, del Renard”. Non sono state solo la sua prosa, inimitabile e leggera, pacata eppure sempre graffiante, né la sua cultura, di stampo anglosassone e geneticamente anticonformista, anche nell’Italia dei signorsì, a valere a Ricossa l’affetto e la gratitudine di una generazione di studiosi liberali. Ma soprattutto la sua immensa umanità, la sua cortesia, la sua attenzione, il suo affetto sincero per lo studio e l’apprendere.

I suoi settacinque anni sono stati festeggiati con un convegno a Torino e un libro, Il coraggio della libertà. Saggi in onore di Sergio Ricossa (Rubbettino, 2002), curato da Enrico Colombatto e Alberto Mingardi. È possibile leggere online ampi stralci dell’introduzione. Parte della sua Biblioteca è a disposizione degli studenti grazie a una donazione al CIDAS di Torino, dove è affiancata alla biblioteca di Bruno Leoni.
Di Sergio Ricossa, l’Istituto Bruno Leoni ha ripubblicato La fine dell’economia, con l’editore Rubbettino, e Straborghese, con IBL Libri.

Sergio Ricossa è stato Presidente Onorario dell’Istituto Bruno Leoni dal 2003 al 2011, quando ha sospeso tale forma di collaborazione con l’Istituto per motivi di salute.
L’Istituto Bruno Leoni si ispira e si continuerà ad ispirare al suo esempio, nelle sue iniziative per la libertà individuale e di mercato.


Gli ultimi contributi di Sergio Ricossa

Occasional Paper

A cura di / Sergio Ricossa

OP 41. Come riconoscere un borghese a prima vista (o quasi)

Per festeggiare l’ottantesimo compleanno di Sergio Ricossa, il più importante economista liberale italiano del secondo dopoguerra, l’Istituto Bruno Leoni propone oggi un “Occasional Paper” tratto da “Straborghese”, pamphlet del 1980.

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