Il libro parte bene già dal titolo, In difesa dei combustibili fossili (IBL Libri, 2019) ma la scrittura di Alex Epstein non è da meno. Sentite questa sua breve esperienza. Si trovava ad una fiera di paese in California, si avvicina a un banchetto di Greenpeace e la ragazza, molto giovane, un’antesignana di Greta Thunberg, gli chiede: «Vuoi aiutarci a porre fine alla dipendenza dai combustibili fossili per sostituirli con fonti di energia rinnovabili e pulite?».
«A dire il vero, risposi, mi occupo di energia – è il racconto dell’autore – e credo sia un bene che se ne consumi così tanta. Penso che il mondo sarebbe un posto migliore se ne usassimo perfino di più. Ero curioso di ascoltare la sua risposta e dubitavo avesse mai incontrato qualcuno che la pensasse così. Speravo replicasse con uno di quei luoghi comuni sulla necessità di ridurne drasticamente il consumo, così da poterle spiegare che i benefici del loro impiego sono nettamente superiori ai rischi che ne derivano. I combustibili fossili causano cambiamenti climatici, avrebbe potuto ribattere. Sono d’accordo, avrei risposto, ma credo che l’evidenza dei fatti dimostri come tali cambiamenti, naturali o causati dall’uomo, siano più gestibili che mai; perché oggi, ricorrendo alla tecnologia e all’ingegno, gli uomini sono diventati più bravi nell’adattarsi. Ma i combustibili fossili producono inquinamento, avrebbe potuto dire. Avrei risposto che sono d’accordo, ma credo anche che vi siano prove che dimostrano come, di anno in anno, la tecnologia e l’ingegno rendano quello dell’inquinamento un problema sempre più marginale. Ma i combustibili fossili non sono rinnovabili, avrebbe potuto replicare. Sono d’accordo, avrei risposto, ma l’evidenza dimostra che ne abbiamo ancora a disposizione in grandi quantità e ci rimane tempo a sufficienza affinché, con l’ingegno e la tecnologia, si possa trovare un’alternativa più economica; ad esempio, una qualche forma avanzata di energia nucleare. Ma i combustibili fossili possono essere rimpiazzati dall’eolico e dal solare, avrebbe potuto dire. Non sono d’accordo, avrei risposto, perché il sole e il vento sono fonti di energia intermittenti e non affidabili, che necessitano costantemente di un supporto da parte di forme di energia affidabili, come quella generata dai combustibili fossili, gli unici che nel tempo hanno dimostrato di poter erogare energia in modo affidabile e a buon prezzo a miliardi di persone, le cui vite dipendono proprio da tale energia».
«Eppure – continua Epstein – non fece alcuna di queste affermazioni. Al contrario, quando dissi che avremmo dovuto usare più combustibili fossili, mi guardò sconcertata, con gli occhi sgranati, e rispose: “Wow, chissà quanto guadagni”».
Insomma, non poteva che essere un venduto. Che ne dite: non è racconto formidabile?
da Il Giornale, 16 gennaio 2022