Riuscirà l’Italia a spendere tutte le risorse del Pnrr? Il confronto tra il ministro Raffaele Fitto e la Commissione europea verte principalmente sulla concreta capacità del nostro paese di rispettare le scadenze (di cui molti dubitano, anche all’interno del governo, consapevoli dell’esperienza dei fondi strutturali) e sulla speranza di spostare i denari europei verso strumenti più flessibili o con scadenze più prolungate, quali i fondi di coesione sociale e la programmazione 2021-27. Intervenendo sul Corriere qualche giorno fa, Fitto ha rivendicato i cambiamenti nella gestione del Piano e il raccordo tempestivo ed efficace tra Roma e Bruxelles. Questa comprensibile enfasi sugli aspetti procedurali e operativi rischia però di lasciare in ombra l’aspetto politicamente più importante del Piano, cioè quello delle riforme.
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