Prezzi di benzina e gas alle stelle

Stagnaro: sdoganare il nucleare, non rinunciare al carbone e ai giacimenti nazionali di gas, velocizzare le rinnovabili

16 Marzo 2022

Il Riformista

Argomenti / Ambiente e Energia

Arriverà forse oggi. Più facile domani. Non sarà un decreto del miracolo. Perché il miracolo cioè gestire al ribasso o almeno verso la stabilità l’impazzimento dei prezzi dell’energia, gas o petrolio che sia non sembra essere tra le cose possibili nelle condizioni di incertezza date. Il pressing dei partiti si risolve in una eco comune che chiede al governo di «intervenire subito tagliando la quota di accise sui carburanti e l’Iva». Di rinunciare in poche parole e dalla sera alla mattina a un gettito per lo Stato di circa 26 miliardi (la somma delle entrate per le accise) e altre tredici di Iva (dati dei 2019; quelli del 2020, con il lockdown e il -9 di pil non sono significativi).

Difficile che possa essere questo il bazooka di Draghi per toglierci, almeno alleviare, l’inflazione, il caro prezzi, il caro energia che la guerra in Ucraina ha moltiplicato ma non scatenato. Vorrebbe dire fare nuovo debito, un nuovo scostamento di bilancio, opzione al momento non tra quelle possibili secondo palazzo Chigi. I tecnici del Mef, del Mite e del Mise sono al lavoro in cerca della soluzione.

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