Acqua, un settore nel limbo: due visioni del problema e soluzioni opposte


La Giornata mondiale dell’acqua offre un’opportunità per discutere di come migliorare la qualità delle infrastrutture idriche nel nostro paese.

Esaminando i contenuti della proposta di legge per l’acqua pubblica, in discussione la settimana prossima alla Camera dei Deputati, si può affermare che i dividendi pagati ai gestori non sono il problema principale e tanto meno lo è il livello tariffario, che continua mediamente a essere tra i più bassi in Europa. Piuttosto, le vere sfide che i servizi idrici del nostro paese dovranno affrontare nei prossimi decenni saranno il cambiamento climatico, la lotta a forme sempre più sofisticate e pervasive di inquinamento, e la minore disponibilità di capitali pubblici. Purtroppo, il modello di riforma dei servizi idrici rappresentato dalla proposta di riforma non sembra disegnato per mobilizzare né i capitali né le competenze necessari per ottenere i tanto auspicati miglioramenti di qualità dell’ambiente e tutela delle risorse idriche.

Acqua, un settore nel limbo: due visioni del problema e soluzioni opposte

Il problema delle infrastrutture idriche non sono i dividendi pagati dai gestori, ma attirare capitali e competenze. La legge per l'acqua pubblica, per vietare i primi, allontanerebbe i secondi condividi con questo commento
Le tariffe idriche italiane sono tra le più basse d'Europa. Per garantire un servizio capillare e il rispetto degli standard ambientali servono più investimenti ed efficienza nelle gestioni condividi con questo commento
I capitali pubblici non bastano per finanziare quegli investimenti nelle infrastrutture idriche necessari a mitigare le conseguenze del cambiamento climatico. Bisogna mobilitare anche capitali privati condividi con questo commento
oggi, 7 Settembre 2024, il debito pubblico italiano ammonta a il debito pubblico oggi
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