22 Marzo 2019
Argomenti / Ambiente e Energia , Diritto e Regolamentazione , Economia e Mercato , Politiche pubbliche
Nico Saporiti
La Giornata mondiale dell’acqua offre un’opportunità per discutere di come migliorare la qualità delle infrastrutture idriche nel nostro paese.
Esaminando i contenuti della proposta di legge per l’acqua pubblica, in discussione la settimana prossima alla Camera dei Deputati, si può affermare che i dividendi pagati ai gestori non sono il problema principale e tanto meno lo è il livello tariffario, che continua mediamente a essere tra i più bassi in Europa. Piuttosto, le vere sfide che i servizi idrici del nostro paese dovranno affrontare nei prossimi decenni saranno il cambiamento climatico, la lotta a forme sempre più sofisticate e pervasive di inquinamento, e la minore disponibilità di capitali pubblici. Purtroppo, il modello di riforma dei servizi idrici rappresentato dalla proposta di riforma non sembra disegnato per mobilizzare né i capitali né le competenze necessari per ottenere i tanto auspicati miglioramenti di qualità dell’ambiente e tutela delle risorse idriche.