Come limitare la congestione delle aree urbane in un periodo di maggior utilizzo dei mezzi privati
8 Maggio 2020
Argomenti / Diritto e Regolamentazione , Economia e Mercato
Francesco Ramella
Research fellow, IBL e docente di Trasporti, Università di Torino
Le misure di distanziamento sociale richiedono di ripensare il trasporto pubblico e lasciare più spazio ai mezzi privati. Ma come fare per prevenire la congestione delle aree urbane?
La limitatezza dello spazio a disposizione comporta inevitabilmente la necessità di una forte regolazione dei flussi in assenza della quale è inevitabile un deterioramento rilevante delle condizioni di circolazione. Questo a prescindere dalla qualità e dalla quantità di offerta di servizi di trasporto collettivo, anche in condizioni ordinarie… Questa, preferibilmente con la previsione di tariffe differenziate per le fasce orarie di maggiore o minore domanda, dovrebbe essere la terapia d’elezione per i problemi del traffico.
Poiché, inevitabilmente, aumenterà il traffico di auto private appare invece assai problematica, in particolare nel breve periodo, la proposta di accrescere lo spazio riservato alle piste ciclabili. Tale scelta comporta, in generale, una riduzione dello spazio a disposizione delle auto e, quindi, in presenza di una modesta riduzione del traffico, un aumento del livello di congestione (e indirettamente delle emissioni).