Silvio Boccalatte esamina gli ostacoli di ordine costituzionale, giuridico e pratico che la class action incontrerebbe nel caso italiano e conclude che esistono già forme di azione legale in grado di proteggere i consumatori.
La class action è una forma di azione legale collettiva tipica dell’ordinamento degli Stati Uniti e utilizzata prevalentemente per ottenere risarcimenti da parte di aziende che offrono prodotti o servizi giudicati difettosi. Anche in Italia si stanno ventilando proposte miranti ad introdurre nell’ordinamento italiano forme di azione analoghe alla class action. Silvio Boccalatte esamina i considerevoli ostacoli di ordine costituzionale, giuridico e pratico che la class action incontrerebbe nel caso italiano e conclude che esistono già forme di azione legale in grado di proteggere i consumatori senza presentare i gravi difetti delle proposte attualmente in esame.
Da più parti si sta proponendo di introdurre in Italia quel tipo di azione giuridica collettiva nota come class action. Questo strumento giuridico presenta comunque sostanziali limiti teorici e pratici Oltre a ciò, la sua introduzione in Italia comporterebbe gravi questioni di ordine costituzionale. L’effetto più probabile dell’introduzione di forme di class action in Italia sarebbe quello di aggravare i costi e i rischi per le imprese, che si ripercuoterebbero inevitabilmente sui consumatori. La tutela dei consumatori potrebbe avvalersi di forme rivedute di istituti giuridici già esistenti.