Strumenti quali il protocollo di Kyoto mirano a 'controllare il clima' limitando la crescita economica. Ma la libertà individuale è l'unica via per adattarsi ai cambiamenti.
12 Febbraio 2004
Argomenti / Ambiente e Energia , Diritto e Regolamentazione
Carlo Stagnaro
Direttore Ricerche e Studi
Il Protocollo di Kyoto impone di ridurre entro il 2008-2012 le emissioni di gas serra del 5% rispetto al 1990. Vi sono numerosi dubbi sull’attendibilità della serie storica relativa alla temperatura, e sul rapporto tra le attività umane e il riscaldamento globale. Se i Paesi elencati nell’Annex I del Protocollo accettassero appieno le richieste e le mettessero in atto, il riscaldamento sarebbe mitigato in quantità minima: pari a circa il 3- 10% nell’arco d’un secolo. La Francia e l’Italia saranno i Paesi europei a dover sostenere spese maggiori a causa del Protocollo. I consumatori assisteranno a un aumento del costo della vita. Kyoto avrebbe costi molto superiori ai benefici attesi.