Dal punto di vista tecnico la portata dei quesiti è limitata. Il problema è di natura soprattutto politica ed è largamente alimentato dalla fase di incertezza che si aprirebbe.
10 Giugno 2011
Argomenti / Diritto e Regolamentazione , Politiche pubbliche
Serena Sileoni
Carlo Stagnaro
Direttore Ricerche e Studi
Gli effetti sulla regolazione del servizio idrico conseguenti alla eventuale abrogazione referendaria sono di tre ordini: giuridici, economici e politici. Giuridicamente, il referendum avrà effetti molto più modesti rispetto a quelli annunciati dai sostenitori del referendum, poiché la normativa comunitaria impone dei vincoli che impediscono la mera “ripubblicizzazione” dell’acqua. Nemmeno l’abrogazione del criterio della remunerazione del capitale investito avrà conseguenze dirette sulla determinazione delle tariffe, a meno di non modificare ulteriori norme che non sono oggetto di quesito referendario. A fronte della limitatezza degli effetti del referendum, vi sarà tuttavia un forte impatto politico, le cui conseguenze sul piano fiscale e economico saranno fortemente negative, non solo per gli operatori economici, ma soprattutto per i cittadini/utenti del servizio idrico.