BP 104. Ecopass. Il fallimento annunciato e le riforme possibili


2 Novembre 2011

Argomenti / Ambiente e Energia , Diritto e Regolamentazione , Politiche pubbliche

Francesco Ramella

Research fellow, IBL e docente di Trasporti, Università di Torino

scarica la ricerca integrale

È bene che si discuta di una riforma dell’Ecopass. Alcune delle proposte avanzate dalla giunta Pisapia sono positive. Per funzionare davvero, l’Ecopass deve trasformarsi in una vera e propria congestion charge.
Con Ecopass si è data priorità alla riduzione del costo sociale dell’inquinamento atmosferico; la principale esternalità è però rappresentata dalla congestione. Il provvedimento non ha avuto alcun impatto apprezzabile sulla concentrazione di polveri sottili. Nel caso dell’inquinamento gli automobilisti impongono costi a tutta la collettività mentre la congestione è un’esternalità “di club”: le politiche volte a ridurla devono perciò essere intraprese solamente nell’interesse degli utenti della strada. Le risorse raccolte con il pedaggio dovrebbero pertanto essere destinate al potenziamento della offerta di infrastrutture stradali, in particolare con la realizzazione di tunnel urbani. A differenza di quanto accade con interventi volti a favorire il riequilibrio modale, una politica del traffico così orientata risulta essere sostenibile, oltre che dal punto di vista ambientale, anche in termini di finanza pubblica.

BP 104. Ecopass. Il fallimento annunciato e le riforme possibili

Ecopass. Il fallimento annunciato e le riforme possibili condividi con questo commento
Ecopass: bene la riforma, ma diventi una vera congestion charge condividi con questo commento
Some desirable improvements to Milan’s congestion charge condividi con questo commento
oggi, 24 Novembre 2024, il debito pubblico italiano ammonta a il debito pubblico oggi
0
    0
    Il tuo carrello
    Il tuo carrello è vuotoTorna al negozio
    Istituto Bruno Leoni