Se la legge prevedesse la facoltà di disapplicazione dell’ICI o l’applicazione di aliquote molto ridotte rispetto a quella più bassa oggi possibile, si avrebbe un netto miglioramento della situazione.
La devoluzione amministrativa della funzione catastale ai Comuni: una buona idea viziata da secondi fini negativi. Il catasto non è più uno strumento conoscitivo, bensì una leva fiscale costantemente potenziabile. Il peso della tassazione sul patrimonio immobiliare dei cittadini ha raggiunto dimensioni allarmanti. Il legame perverso fra catasto, ICI e autonomia impositiva comunale sta generando un surriscaldamento della pressione tributaria locale. La tassazione sugli immobili genera situazioni di profonda iniquità e di squilibrio, finendo per compromettere il delicato ruolo socio-economico svolto dall’abitazione. È necessario riformulare il processo di devoluzione catastale, rovesciando il rapporto di forza attualmente esistente fra governi locali che tassano e cittadini che subiscono passivamente il prelievo fiscale.