Le amministrazioni pubbliche che partecipano in società produttrici possono scoraggiare l’ingresso di potenziali concorrenti privati. La presenza di imprese controllate dal settore pubblico ha l’effetto di ridurre la concorrenza e aumentare i prezzi.
23 Ottobre 2012
Argomenti / Ambiente e Energia , Diritto e Regolamentazione , Politiche pubbliche
Carlo Stagnaro
Direttore Ricerche e Studi
Mattia Bacciardi
Le amministrazioni pubbliche che partecipano in società produttrici possono scoraggiare l’ingresso di potenziali concorrenti privati. La forte presenza di imprese controllate dal settore pubblico ha così l’effetto di ridurre la concorrenza e aumentare i prezzi dell’elettricità.
Sebbene il mercato elettrico italiano sia sostanzialmente liberalizzato, una quota maggioritaria del mercato è in mano a società a controllo pubblico. La presenza di soggetti pubblici può avere effetti negativi sulla concorrenza potenziale, disincentivando l’ingresso di nuovi competitori. Infatti un soggetto pubblico potrebbe ricevere un trattamento di favore, sia in virtù delle sue capacità lobbistiche, sia per il conflitto di interessi in capo ai governi nazionale e locali. In questo paper viene sviluppato un modello per verificare se la quota di mercato pubblica nella generazione elettrica abbia effetti sui prezzi di mercato in Italia. Il modello trova una correlazione robusta e statisticamente significativa, con segno negativo, tra la quota pubblica nella generazione e i prezzi. A parità di condizioni, una minore pervasività delle aziende pubbliche è associata a prezzi più contenuti. Una politica di privatizzazioni potrebbe dunque avere effetti sui prezzi aumentando la concorrenza potenziale.