BP 126. Tassare le sigarette elettroniche?

Le sigarette elettroniche sono normali prodotti commerciali per i quali, al momento, non sono noti costi sociali rilevanti. Per tenere conto di eventuali rischi, nell'attesa di evidenze conclusive, si può immaginare una forma di tassazione molto moderata.


16 Luglio 2013

Argomenti / Politiche pubbliche

Pietro Monsurrò

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Negli ultimi anni la sigaretta elettronica si è imposta come un prodotto di largo consumo, facendo sperare in una riduzione dei danni da fumo. Una vasta coalizione chiede una maggiore regolamentazione della E-CIG, con il duplice obiettivo di assoggettarla a una specifica imposizione fiscale e di regolamentarne le modalità e i luoghi di vendita. Capire gli effetti sulla salute è fondamentale per inquadrare il dibattito in termini di imposte che gravano sulle merci che producono “esternalità negative”. Le accise non servono tanto ad internalizzare i danni, quanto a trasferire risorse dai cittadini al settore pubblico. I giochi politici dietro i processi regolatori e fiscali raramente hanno qualcosa a che fare con l’interesse del pubblico. Sembra impossibile liberarsi da prese di posizione da Stato etico secondo cui la tassazione non serve a finanziare servizi pubblici utili e/o a compensare esternalità, ma a “guidare la società” verso finalità arbitrariamente scelte da chi si trova al potere.

BP 126. Tassare le sigarette elettroniche?

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