La vendita di Alitalia deve concludersi in fretta, sia perchè la liquidità continua a diminuire ma soprattutto perché il piano è di mera sopravvivenza: il legislatore dovrebbe favorire la concorrenza invece di limitare la competizione sul mercato.
La vendita di Alitalia deve concludersi in fretta, sia perché la liquidità continua a diminuire ma soprattutto perché il piano industriale è di mera sopravvivenza. Il legislatore dovrebbe cercare di favorire la concorrenza invece di limitare la competizione sul mercato per salvare Alitalia con una riforma del trasporto aereo nazionale molto discutibile. È importante non dimenticare che la concorrenza sta facendo crescere questo settore: Alitalia non è indispensabile per i consumatori italiani, perfettamente in grado di trovare alternative sul mercato.
Il panorama del trasporto aereo in Europa è in continua evoluzione: le compagnie “full service” continuano nel processo di aggregazione, mentre le low cost continuano la loro espansione. Il mercato europeo rimane molto frammentato: la quota di mercato passeggeri di AirFrance, leader del mercato, non raggiunge il 9 %, mentre Ryanair, ha il 6 % del mercato. Alitalia detiene una quota di poco superiore al 3 %. Alitalia è una compagnia regionale, con pochi aerei e voli a lungo raggio; il nuovo piano industriale è di mera sopravvivenza e non prevede il rinnovamento della flotta, proprio quando nuovi modelli di aeromobili più efficienti entrano nel mercato. Solo Alitalia, tra tutte le compagnie principali europee, non ha ordinato nuovi aerei. Il trasporto aereo in Italia continua a crescere, nonostante lo stato di crisi di Alitalia e nonostante gli interventi dei politici nel settore.