L'offerta di AirFrance per Alitalia risulta molto dura, ma imprescindibile. Analizzando le possibili opzioni per la compagnia di bandiera e per Malpensa non resta che concludere che la cessione al gruppo francese resta la soluzione ottimale.
Indubbiamente l’offerta di AirFrance per Alitalia risulta molto dura, ma imprescindibile. Analizzando le possibili opzioni per la compagnia di bandiera e per Malpensa non resta che concludere che la cessione al gruppo francese resta la soluzione ottimale. Se oggi ci troviamo in una situazione difficilissima è soprattutto a causa dei continui ritardi in una privatizzazione che andava compiuta da anni. Oggi qualunque alternativa ad AirFrance è insoddisfacente.
Alitalia è vicina al fallimento per il mercato azionario poiché le disponibilità della compagnia sono quasi azzerate. La privatizzazione in sé è un processo positivo e necessario, ma la lentezza di tale processo ha portato Alitalia sull’orlo del fallimento. Le condizioni di efficacia dell’offerta di AirFrance sono molto restrittive, in particolare quella riguardante il contenzioso tra SEA e Alitalia. Il fallimento di Alitalia potrebbe avere degli effetti ben più gravi per la SEA rispetto al ridimensionamento previsto dal piano Alitalia, come dimostra il caso Sabena – Aeroporto di Bruxelles. Rimangono tre soluzioni: la vendita ai francesi, l’arrivo di un “cavaliere bianco” o il fallimento. Tutte le tre opzioni sono possibili, ma la vendita ad AirFrance sembra essere quella più probabile, perché il fallimento di Alitalia non è così conveniente per i francesi. La soluzione tutta italiana rimane comunque ben peggiore di quella proposta da AirFrance. I politici e i sindacati sono i veri responsabili della situazione in cui si trova la compagnia.