Il salvataggio di Alitalia porterà a un aumento dei costi del trasporto aereo nazionale. Il piano Fenice presenta la surreale condizione in cui il regolato si sostituisce al regolatore nel definire le regole.
5 Novembre 2008
Argomenti / Diritto e Regolamentazione , Politiche pubbliche
Andrea Giuricin
Ugo Arrigo
Il salvataggio di Alitalia porterà a un aumento dei costi del trasporto aereo nazionale. La struttura dei ricavi di CAI pone seri indizi in favore di rendite di posizione monopolistica nel mercato domestico italiano: la nuova compagnia aerea sarà in grado di alzare in maniera molto consistente il prezzo dei biglietti sul mercato domestico grazie alle misure anticoncorrenziali già attuate o previste. In definitiva, il piano Fenice presenta la surreale condizione in cui il regolato si sostituisce al regolatore nel definire le regole.
I contribuenti italiani non saranno i soli a dover pagare per una soluzione tutta italiana; anche i viaggiatori dovranno sopportare degli oneri importanti. La legge “Salva Alitalia” non solo non liberalizza le rotte intercontinentali, ma pone in essere una chiusura de facto alla concorrenza anche nel mercato domestico. La limitazione della concorrenza provoca dei costi per i consumatori italiani che utilizzeranno la nuova compagnia. La struttura dei ricavi di CAI pone seri indizi in favore di rendite di posizione monopolistica nel mercato domestico italiano. La maggiore spesa sul mercato domestico dei viaggiatori che utilizzeranno CAI ammonta a 2,1 miliardi di euro rispetto alla vecchia Alitalia. Complessivamente il maggior onere che i consumatori che utilizzeranno CAI, per stessa ammissione del piano d’impresa della nuova compagnia, dovranno sostenere nei prossimi cinque anni ammonta a 3 miliardi di euro.