Il sistema pensionistico italiano è vittima di una inarrestabile crisi. Il debito pensionistico è più che doppio rispetto al debito pubblico. Per questo, il passaggio al modello cileno è giusto e conveniente.
Il sistema a ripartizione è centralista, paternalista, irrazionale e tremendamente egoista nei confronti delle generazioni future. I membri del Parlamento dovrebbero sapere, ricordare ed accettare che le cose che è necessario fare non sono necessariamente sempre quelle che generano consenso. Il valore attuale del debito pensionistico ormai supera i 4 milioni di miliardi delle vecchie lire. Se io sono padrone dei miei risparmi, sta a me decidere quando rientrarne in possesso o quando rinunciare al capitale in cambio di una rendita vitalizia. In Cile, oggi, migliaia di lavoratori che Piñera chiama “lavoratori capitalisti” godono di questi margini di libertà. Lo scenario del medio-lungo periodo è terrificante: il nostro Paese sta continuamente perdendo competitività.