Fino ad ora arbitrato e mediazione sono stati più subiti che voluti, e quasi sempre sono stati fraintesi nel loro significato più autentico. Nuove norme che aprano spazi di concorrenza nella professione legale possono aiutare a decongestionare i tribunali.
Fino ad ora arbitrato e mediazione sono stati più subiti che voluti, e quasi sempre sono stati fraintesi nel loro significato più autentico. Nuove norme che aprano spazi di concorrenza all’interno della professione legale e valorizzino i metodi ADR possono aiutare a decongestionare i tribunali, ma soprattutto permetterebbero lo sviluppo di pratiche legali meglio in grado di rispondere alle esigenze delle imprese e delle famiglie.
Tra i principi di giusto processo introdotti nell’ordinamento vi è la ragionevole durata: l’Italia è tra i Paesi nei quali la risoluzione delle controversie risulta avere tempi lunghissimi. La soluzione a molti dei problemi relativi alla ragionevole durata del processo civile è nella risoluzione alternativa delle controversie. L’arbitrato e la conciliazione devono essere incentivate e i cittadini e le imprese devono essere liberi di scegliere il metodo di risoluzione delle controversie più adeguato alle loro esigenze. Per questo motivo, riforme orientate verso la liberalizzazione del settore possono avere l’effetto immediato di deflazionare i tribunali e costituire un’occasione per il professionista legale, nonché per le imprese ed i privati di contenere anche i costi sostenuti per la risoluzione dei conflitti.