Da gennaio 2011, il mercato postale dovrà essere pienamente liberalizzato, ma l’Italia è ancora gravemente indietro. L’unica soluzione definitiva ai problemi finora discussi continua ad essere una e una soltanto: la sua privatizzazione.
L’Italia è ancora gravemente indietro sulla via che porta a una completa liberalizzazione del servizio postale. L’unica soluzione definitiva ai problemi finora discussi e connessi alla presenza distorsiva di Poste Italiane in diversi segmenti di mercato continua ad essere una e una soltanto: la sua privatizzazione.
La totale apertura del mercato dei servizi postali dipende in larga misura dalla neutralità della normativa di recepimento della terza direttiva postale. Negli anni Poste Italiane ha consolidato un vantaggio competitivo che ha poco a fare con l’efficienza e la qualità del servizio nel suo core business. Il fattore chiave dell’apertura del mercato sarà la rimodulazione degli oneri e del finanziamento del servizio universale, del regime fiscale e della rimozione delle asimmetrie informative che al momento tutelano l’ex monopolista dalla concorrenza del mercato. L’unica soluzione definitiva ai problemi connessi alla presenza distorsiva di Poste Italiane in diversi segmenti di mercato continua ad essere la sua privatizzazione.