BP 100. Uragani e terremoti. Una nuova politica per la crescita?

Dopo il disastro in Giappone, alcuni economisti hanno sostenuto che lo sforzo della ricostruzione avrebbe rimesso in moto l’economia. In realtà i disastri possono aumentare la crescita economica, anche se distruggono ricchezza e riducono la produzione.


10 Aprile 2011

Argomenti / Teoria e scienze sociali

Pietro Monsurrò

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In seguito al disastro in Giappone, alcuni economisti hanno sostenuto che lo sforzo della ricostruzione avrebbe rimesso in moto l’economia. In realtà i disastri possono nel breve termine aumentare la crescita economica, anche se distruggono ricchezza e riducono la produzione.

Alcuni autori sostengono che i disastri naturali costituiscano uno stimolo per la crescita economica, per una serie di ragioni teoriche di variegata natura, e citano in favore della loro tesi alcune evidenze empiriche riportate nella letteratura specialistica. Questo paper riassume gli argomenti teorici, e soprattutto l’evidenza statistica, a favore dell’idea che i disastri naturali abbiano effetti economici positivi, e mostra che buona parte dell’evidenza, benché come di norma accade in economia non conclusiva, tende a dar torto a tale tesi, mentre l’evidenza a favore è poco robusta e significativa. Sul piano teorico, gli argomenti a favore di questa tesi valgono solo sotto ipotesi piuttosto particolari e poco verosimili, e la mancanza di convincenti prove empiriche mostra che il comune buonsenso è più che sufficiente per inquadrare la questione.

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