Canone in bolletta: (pagare) di tutto di più

La presunzione che chiunque sia titolare di un contratto elettrico debba anche essere assoggettato al pagamento del canone è del tutto priva di fondamento e  pone numerosi problemi pratici


8 Ottobre 2015

Argomenti / Politiche pubbliche

Serena Sileoni

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L’inserimento del canone Rai nella bolletta elettrica non risolve i problemi della Rai e rischia di crearne di nuovi. La presunzione che chiunque sia titolare di un contratto elettrico debba anche essere assoggettato al pagamento del canone è del tutto priva di fondamento.
L’introduzione del canone in bolletta va contro il principio di eliminare dalla bolletta tutti gli oneri impropri, e può persino sortire effetti anticoncorrenziali. Dal punto di vista pratico, restano aperti numerosi problemi legati alla morosità e all’attuazione della misura, che inevitabilmente determinerà costi per gli operatori e potenzialmente un aumento dei prezzi complessivi per i consumatori. Infine l’operazione porterà a un aumento del gettito del canone e, dunque, a un aumento della pressione fiscale complessiva.
I problemi collegati alla riscossione di un’imposta che ormai si giustifica solo per ragioni di cassa e non per ragioni di servizio avrebbero dovuto indurre il governo a ripensare la natura giuridica della Rai, una volta per tutte.

Canone in bolletta: (pagare) di tutto di più

Il canone RAI è un tributo anacronistico, incoerente, regressivo. In una parola: ingiusto condividi con questo commento
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